lunedì 26 ottobre 2015

Intrepido n. 31 del 31 luglio 1975 - Articolo e intervista di Enzo Tortora



La fama guadagnata da Ambrogio Fogar dopo aver concluso il giro del mondo in barca a vela è stata enorme. Fin dal suo arrivo a Castiglione della Pescaia i giornalisti lo hanno assediato per ottenere un'intervista o una semplice dichiarazione.
Nei mesi successivi al suo rientro in patria molti sono i settimanali che gli dedicano articoli, magari corredati anche da una lunga intervista.


Il settimanale Intrepido, nel numero 31 del 31 luglio 1975 dedicata a Fogar la copertina e l'articolo di apertura che viene affidato alla penna di Enzo Tortora, il famoso presentatore televisivo già conduttore della Domenica Sportiva.
Fogar, che qui viene definito "uno strano milanese con la passione per il mare invece che per la pianura", con la sua impresa è entrato di diritto nella storia della nautica. L'intervista però va oltre l'impresa marinaresca (e in questo sta la sua importanza) per tratteggiare un ritratto di Fogar a tutto tondo che merita di essere riletto a 40 anni di distanza. Soprattutto perché avventure come la circumnavigazione del globo possono davvero cambiare le persone
E quello che rientra in Italia dopo 402 giorni è un Fogar completamente diverso da quello che era partito da Castiglione della Pescaia:

"Non più il ragazzo impulsivo che cede solo al fascino dell'avventura, ma un uomo che sa amministrare saggiamente i doni della natura; la sensibilità, l'intelligenza, il raziocinio. Un uomo che ha imparato a non perdersi  neppure di fronte alle avventure  più pericolose o mortificanti. Che sa calcolare le decisioni con intelligenza e con calma senza agitarsi inutilmente come tanti di noi. questo gli ha insegnato il mare: ad essere umile, ad essere sereno. Un uomo."
Ecco l'articolo/intervista integrale.















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