Per la rubrica “I grandi intrepidi” il settimanale
Intrepido, sul numero 48 del 1 dicembre 1981, dedica un bel servizio di tre
pagine ad Ambrogio Fogar, definito un moderno Ulisse sempre assetato di
sensazioni e di emozioni nuove, alla ricerca di se stesso e di una dimensione
diversa (quella dell’ignoto) nella quale vivere.
L’articolo tratteggia un interessante profilo di Fogar
giocando sul contrasto tra normalità e desiderio di avventura che lo ha
accompagnato per tutta la vita. Dalle prime imprese alle polemiche che ha
dovuto affrontare, la vita di Fogar è descritta come una sorta di romanzo
animato da un profondo desiderio di conoscenza.
Un bell'esempio di giornalismo che ci restituisce un
ritratto a tutto tondo di Ambrogio, ideale soprattutto per chi non lo conosce
e vuole, in poche pagine, averne un profilo esauriente.
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