martedì 9 febbraio 2016

Ambrogio Fogar: il ricordo di Giangiacomo Schiavi in occasione della scomparsa


Sul Corriere della Sera di Giovedì 25 agosto 2005, il giorno successivo alla scomparsa di Ambrogio per un arresto cardiocircolatoria, il giornalista Giangiacomo Schiavi, che insieme a Fogar aveva scritto Controvento, ricorda l'amico con un lungo articolo che ripercorre le sue imprese e che, soprattutto, racconta la sua ultima speranza, quella di poter tornare a camminare grazie a una terapia sperimentale condotta con le cellule staminali nella clinica del Dottor Hongyun Huang, famoso neurochirurgo di Pechino.


Foga ha vissuta tutta la vita da esploratore, e come un esploratore aveva deciso di offrire il suo corpo al medico cinese che, più di ogni altro, si era avventurato nella sperimentazione delle cellule staminali.
Lo stesso Dottor Hongyun Huang aveva risposto positivamente alla richiesta di Fogar, ma spesso il destino sa essere davvero beffardo.



Proprio quando si riaccende la speranza Ambrogio Fogar muore all'improvviso. Forse ha deciso di morire nel momento in cui era più felice, come racconta la figlia Francesca in un'intervista in calce all'articolo, chissà.
L'intervento chirurgico era già stato fissato per il 14 ottobre 2005, dopo gli esami necessari per meglio preparare l'operazione. Sarebbe stata l'ultima sfida di un un uomo straordinario che di sfide ha sempre vissuto. Un uomo che lascia a tutti un profondo insegnamento: non bisogna mollare mai, non bisogna smettere di sognare e sperare. Anche quando il destino ti travolge con la sua logica insondabile.


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